Blip. Sono nato da ingranaggi e ho vissuto fino a poco tempo fa in mezzo ad altri oggetti costruiti come me in un negozio di antiquariato. Robot, carillon, orologi, metronomi! Tra di noi mai una parola (a parte con una macchina fotografica di cui vi parlerò): io non avevo bisogno di loro né loro di me, eppure eravamo costretti a divedere angusti spazi.
Blip. Qualcosa è cambiato da quella frase “E’ perfetto! Esattamente quello che cercavamo!” pronunciata da uno dei quattro miei nuovi padroni quando decise di acquistarmi. Una volta loro, i Belzer, mi hanno portato nel luogo – credo la chiamino “sala prove” – dove assemblano i loro piccoli oggetti meccanici, usando altri oggetti meccanici soprannominati “strumenti musicali”. Li ho sentiti funzionare uno per volta e vi garantisco che non mi sono piaciuti. Sentivo delle corde raschiate, dei tamburi martellati, una voce che soffiava in un cono, dei tasti pigiati, come quelli di un calcolatore. Li provavano anche tutti assieme ma le mie povere orecchie meccaniche rischiavano di saturare e non trovavo nessun algoritmo che li unisse sensatamente.
Blip. Ma il bello avviene quando si fa silenzio e uno di loro inizia a muovere in aria due bastoni e dice qualcosa tipo “one-two-three-four”! Lì inizia la magia. Improvvisamente questi oggetti inanimati sembrano avere uno scopo, diventano come un prolungamento del loro corpo e con un sincronismo perfetto sembrano prendere vita, una sola vita. Ho scoperto qualcosa che non credevo possibile: oggetti sono capaci di emozionare, di avere un’anima, di raccontare storie.
Blip. Vi ricordate gli oggetti nel negozio? Io, quel metronomo, quel carillon e il vecchio orologio? Ci siamo anche noi con le nostre voci meccaniche in quello che i Belzer chiamano “disco”! Quel supporto ottico circolare inizia proprio con noi. Ma se ci seguirete in questo viaggio sentirete la magia di cui vi ho parlato! Infatti pochi istanti dopo i nostri rumori, qualcosa prenderà vita e avrà un’anima. Io li chiamavo suoni meccanici, loro li hanno trasformati in tracce di quella che chiamano “Musica”.
Blip. Prima di salutarti però devo riferirti che i Belzer sono curiosissimi di sapere se hai sentito il nuovo singolo L’Ignorante, che è a tua disposizione gratuitamente sul sito web www.belzer.it! Se lo hai sentito, puoi dedicare 60 secondi di ciò che chiamate “tempo” per raccontarlo sulla loro pagina facebook? E se proprio non ami i social network, raccontalo via mail a band@belzer.it! Grazie a nome dei Belzer e dei loro oggettini meccanici. Ti ricordo che se avessi perso il nostro primo bollettino, nessun timore, lo recuperi qui!